venerdì 10 aprile 2009

Piccoli Emilio Fede crescono.

Su un blog dedicato a Linux e in generale al mondo open source balza all'occhio che si parli di Microsoft.

E lo si fa per denunciare l'ennesima prova della malvagita' del colosso di Redmond.

Si scrive che:
L'accusa sarebbe di aver infranto le leggi che regolano la politica dei prezzi per "Office Home and Student 2007"

senza andare chiaramente nel dettaglio, senza spiegare chi sia stato danneggiato da questa violazione delle leggi. L'importante e' lasciare quel retrogusto di "Microsoft e' brutta e cattiva". Esattamente come magistralmente ha sempre fatto il Tg di Rete4 ricordandoci ad ogni pie' sospinto che i "comunisti mangiano i bambini".

Non e' importante informare sui fatti, basta insinuare il dubbio, il sospetto che il cattivo di turno abbia fatto qualcosa che danneggia te.

Leggendo la fonte citata non e' che sia esattamente chiaro cosa abbia fatto Microsoft, a parte contrattare coi rivenditori una campagna di promozione per un suo prodotto. Di certo non sembra che possa in qualche modo aver danneggiato l'utente finale (si tratta di una campagna di promozione quindi avra' offerto il prodotto a prezzo piu' basso di quello di listino). Forse avra' chiesto ai rivenditori di rispettare alla lettera i termini della promozione per garantire al cliente che aderisce alla promozione di fare effettivamente un buon affare e di non ritrovarsi la settimana dopo un'altra promozione a prezzo piu' basso.

A chi non e' capitato di vedere qualche prodotto in "super offerta" e averlo magari pure preso, solo per scoprire che la settimana dopo lo stesso prodotto era in offerta ancora piu' bassa o che era uscita la nuova versione allo stesso prezzo?

Brutti cattivoni, voler garantire il cliente e' davvero un crimine che va punito!
Emilio sara' orgoglioso di sapere che sta facendo sempre piu' adepti :(

giovedì 9 aprile 2009

Le perle di punto-disinforNatico...

Quando si leggono articoli come questo (che sarebbe la versione liberamente interpretata di questo post apparso su Engeneering Windows7) viene naturale chiedersi:

- il giornalista (o presunto tale) e' in malafede?
- e' un completo idiota?
- ha subito l'espianto di una massiccia parte di materia grigia?
- aspira a diventare redattore del TG4?

A voi la risposta ;-)

Che cosa significa Release Candidate?

In questi giorni impazzano articoli sui blog e discussioni nei forum sull'arrivo della RC di Windows 7.

Il punto e' che c'e' parecchia confusione sul concetto di Release Candidate.
Appena trapelano notizie di qualche nuova build disponibile sui torrent, subito iniziano le domande se si tratti della RC oppure no?

Ma per definizione una build non puo' essere RC appena e' stata compilata.
Una Release Candidate e' una build che raggiunge lo stato di Release Candidate dopo un periodo di alcune settimane di test.
Quindi chi afferma che una certa build e' una RC a pochi giorni dalla compilazione della stessa, sta solo dicendo fesserie.

Una build appena compilata puo' diventare una "RC escrow", ovvero una candidata a diventare una Release Candidate, ma lo si sapra' solo in futuro. Se durante i test si trovano dei bachi che devono essere sistemati a causa della loro gravita', allora il titolo di candidata a RC decade e si andra' a compilare una nuova build che diventera' la nuova "RC escrow".
Al termine del periodo di test, quando una certa build avra' superato tutti i criteri per essere approvata, allora la si proclamera' RC di Windows 7.

E qui partira' un altro ciclo di iterazione simile che portera' la RC a diventare la RTM eventualmente passando per altre build intermedie.

Per quanto riguarda la numerazione: attualmente circola sui torrent la 7077 che da quanto sappiamo e' la prima "RC escrow". Se nelle prossime settimane dovesse superare tutti i test (improbabile, ma possible) allora verrebbe nominata RC assegnandole anche una nuova numerazione, presumibilmente 7100.

sabato 4 aprile 2009

Rivoglio i soldi del biglietto!

Questo e' il mio primo post completamente avulso dall'argomento principale del blog... c'e' sempre una prima volta ;-)

Lo spunto e' un articolo del Corriere della Sera online, che parla della beffa del primo Aprile riuscita meglio: la copia pirata di X-Men origins: Wolverine finita su internet (dico beffa ben riuscita perche' in un primo momento era parso si trattasse del classico pesce d'Aprile).

Voglio puntare l'attenzione sulla frase finale:
Il regista del secondo, Eric Roth, denunciò la piaga della pirateria: «I pirati devono risarcire i danni».

La cosa mi potrebbe stare bene, in fondo se qualcuno arreca un danno e' giusto che paghi. E allora come la mettiamo coi danni che arrecano tutti quei pessimi registi che riescono a ingannare la buona fede degli spettatori?
Se entro in un cinema e a meta' proiezione decido di andarmente perche' ritengo che il film sia una cagata pazzesca, beh voglio avere i miei soldi restituiti, fino all'ultimo centesimo.
Questo del resto vale con la maggior parte dei prodotti che si possono acquistare, se non soddisfano il cliente, il cliente stesso ha diritto di recesso. Perche' mai tale diritto non si applica anche all'industria dello spettacolo in generale? Perche' per film e musica gli unici ad avere diritti sono i distributori di tali prodotti?

Sinceramente trovo allucinante che una casta (perche' di casta si tratta) possa imporre regole restrittive sull'uso di internet e possa far approvare leggi per la propria tutela che se da un lato sembrano tutelare diritti legittimi, dall'altro celano un abuso della propria posizione di potere che e' intollerabile.