Google vive di pubblicita'. La pubblicita' vive di profilazione dell'utente.
Il passo successivo e' includere nella licenza d'uso di Chrome queste 3 clausole.
La prima dice che Google si e' riservata il diritto di installare sul tuo PC il servizio GoogleUpdate.exe e che puo' aggiornare automaticamente Chrome come e quando vuole Google, tu come utente non hai diritto di "spegnere" il servizio di update.
La seconda clausola dice che tu utente che usi Chrome concedi a Google il diritto di fare quello che vuole con il contenuto delle pagine web che visiti con Chrome. Qualunque cosa venga visualizzata da Chrome (anche le email della tua webmail) diventa materiale che Google puo' usare a proprio piacimento.
La terza clausola dice che alcuni dei servizi legati a Chrome mostrano pubblicita' che viene scelta in base a certi criteri e che i criteri e le modalita' di visualizzazione della pubblicita' sono soggetti a cambiamenti senza che questo richieda che l'utente venga informato a riguardo.
Aggiungiamo poi questo articolo del Corriere della Sera che prova a spiegare cosa sia la modalita' Incognito di Chrome.
Per quanto l'articolista ponga alcuni dubbi sul rispetto della privacy non coglie il punto essenziale: Incognito non serve a tutelare la privacy dell'utente nei confronti di Google.
Con la modalita' Incognito non resta traccia sul PC dei siti visitati, ma questo e' utile su un PC condiviso tra piu' utenti, non ha alcun beneficio nell'ottica delle clausole di licenza che abbiamo appena visto.
La mia impressione e' che Chrome non sia stato creato per dare un impulso al Web, per evolverlo, ma semplicemente perche' se l'utente usa altri browser Google non ha modo di profilare l'utente.
Google ha prima provato a "introdursi" nei PC degli utenti con Google Desktop, ma la cosa non ha avuto il successo sperato, ha quindi dovuto correre ai ripari con un approccio piu' drastico: cercare di prendere il posto dei vari IE, Firefox, Safari etc.
Solo cosi' Google puo' garantirsi che gli utenti non installino sui propri browser gli AdSense block (le estensioni che bloccano la visualizzazione delle pubblicita' sui siti) oltre al fatto di poter raccogliere molte piu' informazioni sull'utente stesso allo scopo di presentagli pubblicita' estremamente mirata.
[Aggiornamento: qualche altra info che e' meglio sapere riguardo a Chrome prima di usarlo]
mi lasci un tantino perplesso... :S
RispondiEliminaCondivido in pieno quel che hai scritto. E immaginavo che prima o poi avrebbero riprovato con altri specchiettini per le allodole a usare gli utenti come cavie da marketing.
RispondiEliminaSpero l'antitrust colpisca anche loro come fece con MS a tempi debiti.
Me lo auguro per il bene di tutto il mondo dell'informatica.
:-)
se proprio dovessi scegliere a chi dare i miei dati.....e ripet6o se proprio proprio DOVESSI
RispondiEliminapreferirei COMUNQUE darli a GOOGLE che a Microsoft...
Hanno subito modificato (praticamente rimosso) il punto 11 dell'EULA
RispondiEliminahttp://www.mattcutts.com/blog/google-chrome-license-agreement/
Quindi parte di quello che hai scritto ora non è più cosi.
In effetti era pesante come situazione.
Ehm... usando gmail e tutti gli altri servizi di google già do spontaneamente i miei dati a google. Prima c'era anche quel plug-in di firefox Browser Sync che già registrava tutta la navigazione, ma il progetto è terminato. Mi sembra alquanto riduttivo affermare che Chrome sia nato solo "per profilare l'utente". Sono cmq del parere di Fumelli: meglio a google che a M$.
RispondiEliminaLa privacy è un concetto morto da parecchio tempo a mio avviso. Anche se Google indicizza tutte le mie pagine visualizzate, si crea un profilo su di me per migliorare l'affinità con la pubblicità che mi manda con adcense non mi fa ne caldo ne freddo.
@Squalo,
RispondiEliminabene, e' un primo passo, e se hanno cambiato significa che le proccupazioni erano fondate.
@Francesco Fumelli e Pacey
la tesi di scegliere il male minore mi pare veramente risibile, oltre al fatto che tirate in ballo Microsoft su una questione nella quale Microsoft non centra nulla.
Poi, Pacey, il fatto che la privacy non sia rispettata non significa che si deve stare zitti e muti ad ogni ulteriore sopruso, e infatto l'intervento di Squalo sta a dimostrare che se la gente si muove riesce ancora ad ottenere qualcosa.
Se tu ormai ti sei dato per vinto e ti basta poter scegliere chi ti fa cornuto, buon per te, io preferisco ancora evitare di diventare cornuto in primo luogo ;-)
Beh, nulla di cui Microsoft non ci avesse già abituati!
RispondiElimina;-)
Hanno fatto il tentativo.
1_(Quasi) ogni software Google installa Google Updater....e a cosa serve?! Per aggiornare?!
RispondiElimina2_lo rimuoveranno
3_scusate la mia ignoranza ma non ho capito un tubo della terza clausola :P
4_è risaputo che la modalità "Incognito" è come la "porn mode" di Safari e che non c'entra un tubo con Google.
Non condivido quelli che paragonano Google alla Microsoft perché: i prodotti Microsoft fanno schifo, sono a pagamento e assolutamente closed source; i prodotti Google sono in maggioranza buoni, molti gratuiti e alcuni Open Source (come Chrome).
In comune hanno solo che vogliono conquistare il mondo informatico...ma Google cerca di farlo creando buoni prodotti e accessibili da tutti, Microsoft costringendo ad usarli (vedi IE).
Vorrei far capire che Google non è neanche impostato come motore di ricerca predefinito! Potrei usare Yahoo, Virgilio e tantissimi altri! Poi è Open Source! Uno può prendere il codice, modificarlo e proporlo come Browser Brambilla.
Se spiasse chiunque sviluppatore lo avrebbe già capito dal codice!
@Thunder Drako
RispondiElimina1 - non c'e' alcuna necessita' di installare un servizio per fare gli aggiornamenti.
Di solito le critiche a Windows sono proprio che e' sovraccarico di processi e servizi, e questi si mettono ad aggiungere l'ennesimo servizio quando sarebbe invece piu' che sufficiente aggiungere un task al task scheduler.
2 - intanto pero' l'hanno messa.
3 - la terza clausola e' in effetti un po' criptica: e' legata al fatto che Google vuole riservarsi la liberta' di non dover rendere conto dei meccanismi che usa per scegliere il tipo di pubblicita' che andra' a mostrare all'utente.
4 - e' risaputo da chi lo sa ;-) ma l'articolo citato e' scritto per fare "informazione" e invece fa "disinformazione".
Chrome ha Google come motore preimpostato.
In IE puoi mettere tutti i motori che vuoi come motori predefiniti oltre al fatto che una volta selezionati hai la possibilita' di passare da uno all'altro in un click.
@Enrico Giordani
RispondiElimina1 - Effettivamente Google Updater servirebbe per aggiornare tutti i software legati a G. Effettivamente è un po' una cavolata...
2 - Questo è vero...solo che non capisco il motivo. Se l'avessero messa di proposito sarebbero stati degli idioti perché sarebbe saltata subito fuori (cosa che è successo), ma come hanno fatto a non accorgersene?
3 - allora cosa c'entra con Chrome?
Se intendi che spia le nostre mosse penso che qualcuno l'avrebbe già capito osservando il codice sorgente
4 - scusa credevo che tu intendessi che Google avesse detto che la modalità incognito non lasciasse traccie su Google (che frase contorta)
"Chrome ha Google come motore preimpostato."
Per cambiarlo vai sulla chiave inglese in alto a destra, opzioni, impostazioni di base e ricerca predefinita.
Sono pure riuscito ad inserire Scroogle con facilità.
lo stesso errore del corriere lo commette repubblica... la disinformazione è uguale in tutte queste testate a tiratura nazionale.
RispondiEliminaOgnuno può parlare di ciò che vuole senza un controllo sulla qualità degli articoli..
desolazione :(
http://www.ictsecurity.info/lavoro/riccardo_bagnato_chrome.html