domenica 8 marzo 2009

SSD: proprio un bel ginepraio!

E' gia' da un po' che i maggiori produttori di computer offrono l'opzione di dotare alcuni dei loro portatili di dischi SSD, ma ne vale realmente la pena?

Conviene prendere l'SSD offerto dai vari Dell, Apple e via dicendo o acquitarlo a parte?
E se preso a parte su che marche e modelli conviene orientarsi?
E grosso modo quale ordine di spesa si andra' ad affrontare?
E che incremento di prestazioni ci si puo' attendere?

Non c'e' una risposta semplice, i fattori in gioco sono tanti, l'unica cosa che mi sento di premettere e' che da un anno a questa parte le cose sono cambiate radicalmente: i prezzi hanno avuto un calo drastico, in certi casi ben oltre il 50%, le prestazioni sono sensibilmente aumentate e le capacita' sono raddoppiate. Oggi si puo' iniziare a prendere in considerazione l'acquisto di un SSD, mentre solo qualche mese fa erano decisamente un'opzione con prezzo esorbitante e che spesso non offriva neppure vantaggi tangibili in termini di prestazioni.

I vantaggi che gli SSD dovrebbero avere rispetto ai tradizionali dischi magnetici sono:
- migliori prestazioni
- minori consumi
- peso piu' contenuto
- maggiore resistenza agli urti
- minore rischio di guasto/perdita dei dati

Ma questo e' quello che viene pubblicizzato da chi li vende, meglio non prendere tutto per oro colato.
Per gli svantaggi possiamo togliere il condizionale:
- prezzo elevato
- capacita' limitate
- durata inferiore

La durata inferiore degli SSD e' dovuta al fatto che c'e' un limite massimo di volte che una "cella" di memoria di un SSD puo' essere riscritta e questo limite puo' essere anche relativamente basso (10.000 volte).
Una delle conseguenze e' che su un SSD e' preferibile scrivere i dati sempre in posti diversi, paradossalmente e' meglio che il file system non faccia nulla per prevenire la frammentazione, anzi e' addirittura auspicabile che la agevoli. Ma anche questo ha il suo lato negativo in quanto gli SSD tendono ad avere prestazioni inferiori quando resta poco spazio libero sul disco e il disco stesso e' molto frammentato. Ecco quindi che esistono utility di deframmentazione per SSD che pero' utilizzano una logica e dei criteri completamente diversi rispetto a quella usata per i dischi magnetici.
Quindi gli SSD possono "morire" prima di un disco mgnetico ma almeno prima della morte per usura il rischio di guasto e' nettamente inferiore rispetto ad un disco magnetico.

Cercare di capire le caratteristiche da valutare prima di acquistare un SSD non e' impresa facile.
Il problema e' che le variabili in gioco per determinarne le caratteristiche sono decisamente maggiori rispetto ai dischi magnetici.
Per un disco tradizionale basta sapere la capacita', i giri al minuto, la dimensione della cache, la latenza media e già si ha con buona approsimazione un'idea generale delle performance che si avranno. Chiaro che poi per avere un quadro completo ci vogliono altri dati ricavati possibilmente da test sul campo, ma quando si deve scegliere che disco comperare e' piuttosto semplice individuare i modelli che rispondono alle proprie esigenze.
Insomma con un disco magnetico e' difficile "sbagliare" acquisto o rischiare di spendere molto piu' del dovuto o di rimanere delusi delle prestazioni rispetto alle proprie aspettative.

Ma appena ho preso in considerazione di acquistare un SSD e ho iniziato la ricerca del modello che poteva meglio rispondere alle mie esigenze mi sono ritrovato in un ginepraio e la sensazione e' stata che sbagliando acquisto si rischia di buttare via cifre non proprio indifferenti riprovandosi per di piu' un prodotto che in certi casi va pure peggio del disco magnetico che dovrebbe sostituire.

La prima differenza fondamentale tra SSD consiste nel tipo di tecnologia delle celle di memoria:
- Single Level Cell (SLC)
- Multi Level Cell (MLC)

Gli SSD con tecnologia SLC sono piu' costosi a parita' di capacita' (possono costare anche piu' del doppio) ma offrono prestazioni migliori e durata superiore, in genere sono disponibili con capacita' inferiori rispetto alla controparte MLC.

Stabilito che gli SLC al momento non fanno ancora al mio caso ho ristretto la ricerca agli MLC.
Peccato che pero' gli MLC non siano esattamente un categoria omogenea.
La principale variabile che distingue un SSD MLC da un altro e' legata al tipo di controller (e relativa cache).

Gli MLC hanno il loro maggior limite rispetto agli SLC in fase di scrittura e in particolare nel caso di scritture random, ragion per cui alcuni produttori hanno optato per ampie cache e controller molto complessi che provvedono in parte a ridurre gli effetti negativi delle scritture random.

Questo fatto ha cambiato radicalmente le prestazioni degli MLC, si e' passati da MLC commercializzati solo pochi mesi fa, che avevano prestazioni a volte persino inferiori ai dischi magnetici, ad MLC che hanno prestazioni di 4-5 volte superiori ai dischi tradizionali che si trovano sui portatili e questo sia in lettura che in scrittura.

Questo pero' ha un costo in termini di consumi. Un disco magnetico consuma all'incirca 2 watt, e in generale consuma di piu' all'aumentare degli RPM, ma le differenze non sono molto ampie, insomma cambiando modello di disco magnetico su un portatile l'autonomia complessiva del portatile stesso puo' avere variazioni di qualche punto percentuale al massimo, cosa sostanzialmente insignificante.

Per gli MLC i consumi tra modello e modello possono variare anche dell'ordine del 200%, per fortuna anche quelli con consumi piu' alti restano grosso modo entro i limiti dei consumi degli HD magnetici, ma chiaramente nei casi peggiori si finisce per non avere alcun miglioramento dell'autonomia del portatile, anzi in alcuni rari casi si finisce per peggiorarla di qualche punto percentuale.

Quindi se si sta comperando un SSD pensando che si otterra' una maggiore autonoma del proprio portatile bisogna stara attenti e non crearsi false aspettative.

Un altro effetto collaterale dovuto al controller e' la durata dell'SSD. Infatti il controller puo', con la sua strategia di scrittura, andare ad avere un impatto significativo sulla durata dell'SSD al punto che gli MLC con controller piu' sofisticato sembra riescano a competere con gli SLC in termini di durata.

Chiaramente gli SSD con questi controller di seconda generazione costano di piu' degli stessi modelli privi di questa caratteristica.

I parametri che i produtori di SSD pubblicizzano sono in genere 3:
- velocita' in lettura
- velocita' in scrittura
- latenza

Per la latenza sappiamo che gli SSD vanno tipicamente da 0,1 ms a 0,3 ms e questo parametro non fa realmente la differenza tra un SSD e l'altro.

Per la lettura i valori possono essere da qualche decina di MB/s a oltre i 200 MB/s mentre per un disco magnetico ds 2,5" tipicamente si sta in intervalli tra i 40 MB/s e i 60 MB/s.

Per la scrittura la variabilita' aumenta e si possono trovare SSD di fascia bassa che hanno prestazioni inferiori ai dischi magnetici attestandosi su 20-30 MB/s per arrivare fino a modelli che raggiungono i 200 MB/s.

Quello che queste cifre non dicono e' la velocita' in scrittura random, che in alcuni casi puo' essere nettamente inferiore a quella di un disco magnetico anche se quella sequenziale risulta di molto superiore a quella del disco magnetico.

Per riconoscere un SSD con controller evoluto da uno senza basta guardare la velocita' di scrittura, se e' sotto o di poco sopra i 100 MB/s allora si tratta si un modello senza controller evoluto, se invece si attesta dai 150 MB/s in su si tratta senza dubbio di un SSD con controller evoluto.

Durante la mia ricerca mi sono imbattuto in diverse marche ma quelle che credo meritino di essere citate sono:
- OCZ
- Intel
- Samsung
- Sundisk

OCZ ha ad oggi tre linee di prodotto, al vertice c'e' il nuovo Vertex con prestazioni tra i 230 e 250 MB/s in lettura e tra 160 e 180 MB/s in scrittura. I tagli sono 30GB, 60GB, 120GB, 250GB e i prezzi sono sostanzialmente lineari, un 60 GB costa circa il doppio del 30 GB e via dicendo. Il costo al GB e' circa $4.

Ha anche un linea "economica", Solid Series, con prestazioni di 150 MB/s in lettura e 90 MB/s in scrittura e prezzi che stanno rapidamente scendendo e attualmente si trovano intorno ai $2,5 al GB. Pixmania attualmente vende il 30 GB a 71 euro.

Intel ha un modello di punta nel taglio da 80 GB con prestazioni sulla carta leggermente superiori paragonabili al Vertex in lettura e inferiori in scrittura, ma con un costo che fino a pochi giorni fa era di quasi $600 che significa un po' piu' di $7 al GB, mentre oggi lo si trova intorno ai $400 e quindi poco meno di $4 al GB e in linea con i prezzi dell'OCZ Vertex.

Samsung ha appena presentato un modello da 250 GB con prestazioni simili all'OCZ Vertex: 220 MB/s in lettura e 200 MB/s in scrittura, ma con un prezzo annunciato nettamente piu' basso che dovrebbe attestarsi sui $2 al GB.

Situazione simile per Sandisk la cui serie G3 e' stata annunciata e dovrebbe essere disponibile a breve con prestazioni e prezzi allineati con Samsung.

E per gli SSD offerti da Dell, Apple e altri?
Il problema e' che questi produttori non dichiarano ne' il modello preciso ne' tanto meno le prestazioni degli SSD che vendono, costringendo quindi l'utente ad andarsi a documentare su forum e blog. Come ho detto all'inizio fino a poco tempo fa prendere un SSD era davvero improponibile a causa dei costi esorbitanti e delle prestazioni non particolarmente brillanti.
Tanto per fare un esempio il Mac Book Air uscito a inizio 2008 offriva l'opzione SSD da 64 GB a un prezzo che se non ricordo male era intorno ai 1.000 euro.
La Dell non scherzava neppure lei ma per 1.000 euro dava almeno un disco da 120 GB.
Entrambi comunque erano prodotti di cui non venivano dichiarate le caratteristiche prestazionali e da alcuni test letti i risultati non erano esattamente esaltanti soprattutto in scrittura dove ad esempio l'SSD del Mac Air risultava peggiore persino di un modestissimo HD PATA a 4.200 rpm.

Oggi Apple su quasi tutta la linea MacBook/Pro offre sia un SSD da 128 GB che uno da 250 GB e i prezzi iniziano ad essere accettabili per quanto ancora alti. Sul MacBook per passare dal magnetico da 250 GB all'SSD da 128 GB si devono aggiungere 350 euro. Il modello da 250 GB dovrebbe essere il Samsung di cui ho parlato e che ha ottime prestazioni offrendo quindi un incremento tangibile rispetto all'HD magnetico, se poi il salto di prestazioni valga la spesa e' cosa che decidera' ognuno per se', ma almeno oggi la differenza di prestazioni e' tale da far prendere in considerazione la spesa, un anno fa la cosa era del tutto fuori discussione.

Per ora comunque non ho ancora preso una decisione, credo che aspettero' l'uscita dei nuovi Samsung per vedere se oltre al modello da 250 GB rinnovano anche i modelli di taglio inferiore che al momento non hanno lo stesso controller. E poi sono curioso di vedere i Sandisk G3.

I guai con gli SSD non terminano certo con la scelta dell'SSD, perche' poi entrano in gioco altri fattori, in primis il supporto fornito dal sistema operativo. E tanto per dirne una, se per caso avete letto da qualche parte che alcuni SSD soffrono di problemi in scrittura tali da bloccare l'operazione stessa per alcuni secondi, sappiate che la causa e' cosa nota e c'e' un rimedio che elimina completamente il problema.
Chi ha fatto i test e "denunciato" il problema si e' dimenticato di dire che il problema stesso si presenta solo ed esclusivamente se il sistema usato per creare la partizione non provvede ad allinearla con i blocchi fisici dell'SSD.
Questo problema si presenta con Windows XP, ma non con Vista o Windows 7.
La soluzione c'e' ed e' descritta qui.

La mia non pretende certo di essere una panoramica esaustiva sull'argomento, spero solo di aver risparmiato un po' di tempo e di mal di testa a chi come me voglia "entrare" nel mondo SSD ;-)

Altri post sull'argomento sono in preparazione...

4 commenti:

  1. Di recente Hardware Upgrade sta pubblicando una serie di articoli sugli SSD ed effettivamente persino loro si sono trovati in situazioni poco chiare, tanto che hanno dovuto ripetere tutta una serie di test. Forse i tempi non sono ancora maturi...

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  2. Ciao Dario,
    in effetti ci sono aspetti legati all'uso degli SSD che fanno pensare che ci voglia ancora tempo prima di arrivare a soluzioni davvero buone, nel prossimo post in cui parlero' degli SSD andro' un po' piu' nel dettaglio.

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  3. ragazzo hai le idee piuttosto confuse

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