Lo spunto e' un articolo del Corriere della Sera online, che parla della beffa del primo Aprile riuscita meglio: la copia pirata di X-Men origins: Wolverine finita su internet (dico beffa ben riuscita perche' in un primo momento era parso si trattasse del classico pesce d'Aprile).
Voglio puntare l'attenzione sulla frase finale:
Il regista del secondo, Eric Roth, denunciò la piaga della pirateria: «I pirati devono risarcire i danni».
La cosa mi potrebbe stare bene, in fondo se qualcuno arreca un danno e' giusto che paghi. E allora come la mettiamo coi danni che arrecano tutti quei pessimi registi che riescono a ingannare la buona fede degli spettatori?
Se entro in un cinema e a meta' proiezione decido di andarmente perche' ritengo che il film sia una cagata pazzesca, beh voglio avere i miei soldi restituiti, fino all'ultimo centesimo.
Questo del resto vale con la maggior parte dei prodotti che si possono acquistare, se non soddisfano il cliente, il cliente stesso ha diritto di recesso. Perche' mai tale diritto non si applica anche all'industria dello spettacolo in generale? Perche' per film e musica gli unici ad avere diritti sono i distributori di tali prodotti?
Sinceramente trovo allucinante che una casta (perche' di casta si tratta) possa imporre regole restrittive sull'uso di internet e possa far approvare leggi per la propria tutela che se da un lato sembrano tutelare diritti legittimi, dall'altro celano un abuso della propria posizione di potere che e' intollerabile.
tanto chi pirata i film ci rimette, perchè la qualità sia audio che video è inferiore rispetto a quella che si vede al cinema o che si ascolta da un cd originale
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con quel che hai scritto, Enrico...
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